Da brava Disoccupata Disorganizzata prima di arrivare a questo punto ho intrapreso delle strade.
Liceo Scientifico, il miglior modo per soffrire cinque anni consecutivi, tra professori terribili e compagni di classe forse anche peggiori. Dal quale si esce con niente di niente in mano lasciando i poveri ragazzi disgraziati con sole due scelte davanti: o studi ancora o lavori. Purtroppo la maggior parte di questi poveracci sceglie la prima opzione, pensando: "non voglio fare un lavoro miserabile che chiunque può fare!", noncurante del fatto che in realtà prima lavori e meglio è.
E quindi come la maggior parte dei pecoroni mi sono iscritta ad una facoltà universitaria, ma non era una facoltà qualunque, delle tipiche facoltà che generano disoccupati random come se piovesse, NO! Ai tempi mi consideravo furba, e nonostante avessi delle passioni sapevo che non mi avrebbero portato da nessuna parte. Quindi feci la scelta che (in teoria) avrebbe dovuto portarmi al lavoro il più velocemente possibile; e naturalmente feci la scelta sbagliata.
Scelsi di provare ad entrare a Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia, la facoltà che produce la "gente che ti fa le lastre", di cui tutti parlavano bene, tutti dicevano: "si trova lavoro subito!". E diciamo che a me lavorare in ospedale era sempre interessato (dannato Grey's Anatomy!), infermiera no perché lo è già mia sorella e francamente è un mestiere che non mi è mai piaciuto.
Allora provai il concorso per entrare in questa facoltà e sfortunatamente riuscii ad essere una dei soli 20 ammessi. E pensare che ero così contenta ai tempi..
Tralascio le avventure terribili che ho passato dentro quella gabbia di matti, sono uscita viva per miracolo (chi ci è passato lo sa), le materie non mi piacevano neanche ma nonostante la sfiga colossale che ho sono riuscita a finire in tempo con risultati discreti.
Già molto prima di terminare quel percorso universitario sapevo quale sarebbe stata la mia sorte. Le voci che dicevano: "troverai sicuramente e subito lavoro" si erano ormai tramutate in: "con questa crisi non si trova più nulla", "si trovava lavoro solo fino a due anni fa", "lavori solo se sei raccomandato".
Al secondo anno di facoltà ero già fortemente pentita della mia scelta, ma ormai come si dice, iniziata una cosa la si deve portare a termine! Senza contare che i miei genitori non volevano che facessi altri studi lontani da casa perché non avevamo i soldi.. ma non voglio infilarmi in questo argomento.
E insomma, conquistata la non agognata laurea mi sono buttata nel terribile e temutissimo mondo della disoccupazione. Dopo l'inutilissima qualifica di Diploma di Liceo Scientifico, ora ho la ancora più inutile qualifica di Tecnico Sanitario di Radiologia Medica, la quale mi permette di lavorare solo ed esclusivamente in quell'ambito: non puoi fare l'infermiere con questa qualifica, non puoi fare l'assistente sanitario, non puoi fare lo spazzino, non puoi lavorare al bar dell'ospedale, insomma o fai questo o te ne stai a casa.
In pratica erano passati tre anni ed avevo speso tanti soldi ed ero rimasta esattamente allo stesso punto in cui mi ritrovavo dopo il diploma.
Ormai non so quante volte avrò detto questa frase: se lo sapevo prima, andavo a lavorare subito! Almeno ancora in quegli anni qualcosa si trovava. Ora davvero il vuoto assoluto.
Tu sei ancora in tempo, se non altro sei giovane e puoi provare a inventarti qualcos'altro, oppure, per esempio, a scappare all'estero: non è facile, ma se conosci bene l'inglese o un'altra lingua puoi provare. In ogni caso, come hai concluso anche tu, la cosa migliore da fare è approfittare della tua giovane età per trovare un qualunque lavoro subito. Anche lontano da casa.
RispondiEliminaIo sono un tecnico di radiologia laureato nel tuo stesso periodo. Fregato esattamente come te. Nel 2010 mi dicevano che questa laurea dava la certezza di trovare lavoro subito. Ora le cose stanno come dici tu.
Solo che io ho 39 anni e questa era la seconda laurea, la seconda fregatura. Alle spalle anni e anni di disoccupazione o lavori precari. Adesso, non so proprio più che inventarmi.
ciao ragazzi, siamo in 3. sono un tecnico di radiologia come voi e vi capisco benissimo.
RispondiEliminala soluzione che ho trovato è partire per l'estero, ha ragione paolo.
il lavoro non ce lo abbiamo ma abbiamo per lo meno la gioventù e quella non ce la possono rubare
coraggio a tutti! mi piacerebbe tenermi in contatto con gente che ha avuto le mie stesse esperienze, e a breve farò un mio blog simile a questo.
per quelli che vorranno info su come lavorare da tsrm in uk spero di essere d'aiuto presto
ciao!
ciao ragazzi, vi capisco benissimo, anche io come voi ho la stessa storia da raccontare.
RispondiEliminala soluzione che propongo è andare all'estero, per lo meno ci faremo sfruttare ma in un contesto meritocratico, che qui non esiste.
a breve creerò un mio blog per aiutare chi come me vorrà fare il tsrm in uk per ora abbraccio tutti i tsrm disoccupati d'italia
Scusa non capisco come da TSRM ti stupisca che tu non possa fare l'infermiera? Non dovresti nemmeno pressuporne la possibilità, sono due mondi completamente diversi, e fare l'infermiere non è nemmeno cosi automatico.
RispondiEliminaSe leggi bene e con attenzione vedi che ho scritto che PRIMA di iscrivermi ad una facoltà ho pensato di non voler fare l'infermiera perché non mi piace e lo è già mia sorella..
EliminaNon so cosa hai capito tu..
Ciao, non so quale sia la tua situazione ad oggi, però io ho fatto passo-passo il tuo stesso percorso, tranne che per il diploma (io sono diplomato all'Itis).
RispondiEliminaAvevo finito le superiori da qualche anno e riuscivo a trovare solo lavori saltuari, che mi facevano guadagnare giusto lo stretto necessario per non chiedere soldi ai miei genitori.
Un giorno (che maledico) un amico mi parlò del fantastico mondo delle professioni sanitarie, dove cercano continuamente personale, stipendiato poi ottimamente.
Passavano i mesi e il mio stato di insoddisfazione sulla vita che stavo conducendo, mi convinse pian-piano a tentare la strada di cui il mio amico nel frattempo continuava a parlarmi con entusiasmo, tant'è vero che anche lui si era iscritto all'università e aveva scelto il corso di Tecnico di Radiologia (che caldamente mi consigliava).
Poi finalmente mi iscrissi ai test, e come prima scelta misi proprio Tecnico di Radiologia, sebbene fino all'ultimo fui indeciso fra questo e fisioterapia. Come terza scelta misi infermieristica, che non mi piaceva, ma che godeva di un alto tasso di occupazione post-laurea.
Feci i test e li passai al primo tentativo (c'è gente che ci prova da anni), ero contento e orgoglioso di me, ricevevo complimenti dai parenti e dagli amici per il risultato raggiunto.
E da qui in poi tralascio il racconto perchè è del tutto simile al tuo, dalla gabbia di matti dell'università, alle voci che si sono fatte strada man mano che concludevo il triennio (con risultati più che buoni tra l'altro).
Oggi a 2 anni dalla laurea mi ritrovo sempre nel solito stato di disoccupazione, fra montagne di curriculum inviati, concorsi pubblici tentati, e lavori saltuari che faccio per non chiedere soldi ai miei (coi quali sono costretto a vivere ancora).
P.S. l'amico che mi consigliò all'epoca adesso fa il TSRM e lavora in un centro, dietro raccomandazione ovviamente.
Ciao, non so quale sia la tua situazione ad oggi, però io ho fatto passo-passo il tuo stesso percorso, tranne che per il diploma (io sono diplomato all'Itis).
RispondiEliminaAvevo finito le superiori da qualche anno e riuscivo a trovare solo lavori saltuari, che mi facevano guadagnare giusto lo stretto necessario per non chiedere soldi ai miei genitori.
Un giorno (che maledico) un amico mi parlò del fantastico mondo delle professioni sanitarie, dove cercano continuamente personale, stipendiato poi ottimamente.
Passavano i mesi e il mio stato di insoddisfazione sulla vita che stavo conducendo, mi convinse pian-piano a tentare la strada di cui il mio amico nel frattempo continuava a parlarmi con entusiasmo, tant'è vero che anche lui si era iscritto all'università e aveva scelto il corso di Tecnico di Radiologia (che caldamente mi consigliava).
Poi finalmente mi iscrissi ai test, e come prima scelta misi proprio Tecnico di Radiologia, sebbene fino all'ultimo fui indeciso fra questo e fisioterapia. Come terza scelta misi infermieristica, che non mi piaceva, ma che godeva di un alto tasso di occupazione post-laurea.
Feci i test e li passai al primo tentativo (c'è gente che ci prova da anni), ero contento e orgoglioso di me, ricevevo complimenti dai parenti e dagli amici per il risultato raggiunto.
E da qui in poi tralascio il racconto perchè è del tutto simile al tuo, dalla gabbia di matti dell'università, alle voci che si sono fatte strada man mano che concludevo il triennio (con risultati più che buoni tra l'altro).
Oggi a 2 anni dalla laurea mi ritrovo sempre nel solito stato di disoccupazione, fra montagne di curriculum inviati, concorsi pubblici tentati, e lavori saltuari che faccio per non chiedere soldi ai miei (coi quali sono costretto a vivere ancora).
P.S. l'amico che mi consigliò all'epoca adesso fa il TSRM e lavora in un centro, dietro raccomandazione ovviamente.